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RINNOVAMENTO DI CONDOTTE GAS IN AMBITO METROPOLITANO CON TUBAZIONI IN POLIETILENE PE 100 RC TECNOLOGIE NO DIG: IL CASO AEM A MILANO
La premessa fondamentale di questa opera è stata rappresentata dalla presentazione nel gennaio 2003 di una campagna, lanciata in collaborazione con il Comune di Milano, per la sostituzione di tubazioni in ghisa grigia, ancora presenti nella rete di distribuzione del gas della città. Il piano, articolato nella sostituzione di 250 km di tubi in un arco temporale di cinque anni, ha visto il gestore della rete AEM (oggi A2A) impegnarsi attivamente nella scelta sistematica di tecnologie trenchless (in particolare, slip lining e pipe bursting) per oltre il 30% del tratto da sostituire, nell’obiettivo di ridurre quanto più possibile l’impatto ambientale e sociale dei cantieri.
In relazione alle tecnologie disponibili, lo sforzo messo in atto è stato indirizzato all’individuazione delle possibili soluzioni in grado di rispondere alle differenti esigenze di manutenzione (i fattori critici in grado di condizionare la scelta sono costituiti da dimensioni e pressione della condotta, disponibilità di spazio, quantità e tipo di derivazioni, tipo e localizzazione dei problemi, possibilità di sospensione di erogazione del gas).
L’intervento sperimentale di AEM consisteva nell’inserimento di un tubo di polietilene di DN 400 SDR 11 in una tubazione DN 500 per una lunghezza totale di circa 160 metri in una via a senso unico, in cui l’alternativa dello scavo avrebbe comportato l’interruzione del traffico cittadino con annesso impatto urbano rilevante per la presenza di manifestazioni periodiche di carattere commerciale e forte afflusso di persone.
La scelta operata è stata impostata mediante l’utilizzo di un’attrezzatura per il pipe bursting (distruzione della condotta esistente), la realizzazione di tre buche (in testa per l’inserimento del nuovo tubo, a metà tratta per l’inserimento del traino, in coda per il traino del tubo in una seconda fase) e l’assemblaggio del tubo effettuato al momento dell’installazione per minimizzare l’ingombro del cantiere (il ritmo di posa è stato di circa 36 metri al giorno).
La sostituzione di tubazioni di grande diametro ha sempre rappresentato un’operazione di grande complessità, a causa delle caratteristiche dimensionali del tubo da inserire nella condotta esistente, con i disagi direttamente connessi alla realizzazione di cantieri di dimensioni circoscritte ed alla movimentazione dei tubi stessi. Inoltre, la realizzazione di condotte di diametro elevato da installare mediante slip lining richiede particolari proprietà del polimero impiegato, quali un’elevata resistenza all’intaglio sulla superficie esterna a seguito di inserimento nella condotta esistente, un’adeguata resistenza alla propagazione rapida della frattura, un’elevata flessibilità per il contenimento degli spazi durante la fase di inserimento ed un’appropriata resistenza dal punto di vista meccanico per tollerare le sollecitazioni durante il trascinamento.
Idrotherm 2000 è stato selezionato come produttore di tubi in polietilene in possesso della tecnologia di trasformazione più idonea alla produzione delle condotte da utilizzare in questo contesto, grazie alla disponibilità di macchinari dotati di controlli automatici in linea, in grado di garantire uniformità e costanza nelle caratteristiche dimensionali ed assoluta assenza di difetti superficiali. Il prodotto con la migliore performance è stato identificato in una resina gialla bimodale di tipo PE80, che combina una buona processabilità con eccellenti proprietà meccaniche (in particolare, una maggiore resistenza all’instaurarsi ed al propagarsi delle fessurazioni di tipo fragile).
L’estrusione di tubi di polietilene con diametro e spessore elevati costituisce, infatti, solitamente una sfida per la tendenza al cedimento da parte del polimero, ossia per la propensione del materiale a “colare” verso il basso prima che il raffreddamento sia completo (sagging). Grazie all’esperienza acquisita da Idrotherm 2000 nel corso degli anni, la realizzazione del tubo è stata accompagnata dal superamento di qualsiasi tipo di difficoltà ed il tubo prodotto è risultato caratterizzato da valori molto bassi di scostamento dalla circolarità. Al termine della fase di produzione, il tubo è stato sottoposto ad un ciclo di prove di laboratorio (caratteristiche geometriche, indice di fluidità in massa, stabilità termica, allungamento alla rottura, resistenza idrostatica) il superamento delle quali ha consentito l’avvio della successiva fase di installazione da parte di AEM.
L’esito positivo della sperimentazione messa in atto da AEM ha evidenziato una sostanziale assenza di complicazioni dal punto di vista operativo, una velocità di esecuzione del cantiere analoga a quella ottenibile con tecnologie più consolidate e soprattutto un contenuto impatto ambientale grazie alle caratteristiche della materia prima utilizzata, favorendo l’inserimento delle tecnologie trenchless tra quelle a disposizione per gli interventi di sostituzione sulle reti di distribuzione gas.
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RINNOVAMENTO DI CONDOTTE GAS IN AMBITO METROPOLITANO CON TUBAZIONI IN POLIETILENE PE 100 RC TECNOLOGIE NO DIG: IL CASO AEM A MILANO La premessa fondamentale di questa opera è stata rappresentata dalla presentazione nel gennaio 2003 di una campagna, lanciata in collaborazione con il Comune di Milano, per la sostituzione di tubazioni in ghisa grigia, […]